Festival delle Terre dall’1 al 4 dicembre Cinema Trevi, Città dell’Altra Economia

25 film in programma, 17 in concorso ospitati nelle tre sezioni “Terre Resistenti”, “Popoli nativi. Racconti di dignità” e “Preservare il Pianeta, alternative per nutrire il mondo”. Tante le storie che racconteremo insieme ad autori e autrici che incontreranno il pubblico nella magnifica sala del cinema Trevi, unico cinema al mondo con al suo interno una domus romana visibile.

Sono le storie di chi produce cibo e resiste nei campi, nei mari, nelle foreste ma anche nelle metropoli sempre più enormi ed invivibili. Sono i temi da sempre cari al festival delle terre. E’ l’idea di sovranità alimentare come alternativa alla speculazione finanziaria sulle risorse del pianeta.

La varietà delle cifre stilistiche e degli sguardi proposti non si esaurisce nell’alternanza tra fiction e cinema del reale: saranno in programmazione lavori molto diversi che spaziano all’interno del genere documentario dall’animazione (Full Petrol Jacket) al reportage d’inchiesta ( I Vajont, Mare nostro), dal documentario di ricerca (Autostrada A3) a quello antropologico (Strana Udehe, Mingong), passando attraverso testimonianze provenienti da tutto il mondo e con molte anteprime nazionali (Code of Survival, Atlantic, Historia do futuro, Ethiopia Rising ed altri).

Anche quest’anno il festival oltre alle visioni al cinema Trevi con gli incontri con autori ed autrici, ospiterà un dibattito sulla nuova legge quadro per l’agricoltura contadina in discussione alla camera dei deputati e numerose iniziative parallele che avranno luogo presso la Città dell’Altra Economia: esposizioni di stampe e quadri, un reading musicale, la premiazione finale ed una particolare performance di Don Pasta oltre ad una selezione delle opere del festival e una degustazione di cibo rigorosamente biologico.

Questa in sintesi la tredicesima edizione del Festival delle Terre del Centro Internazionale Crocevia.

Riuscire a metterlo in piedi e offrirlo al pubblico è una grande soddisfazione, il Festival è autoprodotto e “la spinta” che ci porta ad impegnarci senza scambio economico si unisce a quella di milioni di donne e uomini che ostinatamente continuano a resistere in tutto il pianeta alla barbarie prodotta da un sistema che produce solo ingiustizie, la spinta delle persone che leggono, scrivono, manifestano e affermano con forza : “Il Futuro non è scritto!“.

Danilo Licciardello, Erica Romano, Andrea Ferrari Toniolo