Il 14 giugno 2025 manifestazione contro i nuovi OGM a Parma

Adesso è ora di andare in piazza. La complicità fra governo, imprese, scienziati in conflitto di interessi e organizzazioni di categoria soffoca il dibattito e impedisce alle persone e ai contadini di far sentire la propria voce, da sempre contraria rispetto agli organismi geneticamente modificati. Per questo è venuto il momento di organizzare una manifestazione contro i nuovi OGM, denunciare il tentativo di deregulation in corso in Europa e puntare il dito sui responsabili di questa velenosa e sistematica falsificazione della realtà.

Il 14 giugno 2025 parteciperemo al corteo organizzato a Parma con la rete Cambiare il Campo.

Marceremo per mostrare le verità nascoste dalla cortina fumogena messa in piedi dai gruppi di interesse, che hanno perfino inventato nuove terminologie (TEA) per ingannare l’opinione pubblica, innescando un processo di deregulation orizzontale degli OGM che potrebbe cancellare gli obblighi di tracciabilità, etichettatura e valutazione del rischio sui prodotti e i processi dell’ingegneria genetica, esponendo le persone e i contadini ad effetti ecologici e sanitari non più analizzati a fondo.

La deregolamentazione ha il primario obiettivo di favorire scienziati e multinazionali che otterranno benefici economici dalla creazione di sementi manipolate coperte da brevetto, in un progetto di futuro nel quale il DNA degli organismi viventi può essere trasformato in proprietà privata. Questo schema rende i diritti dei contadini sulle loro sementi soggetti ai diritti di proprietà intellettuale delle imprese e apre scenari oscuri di sostituzione progressiva dell’agricoltura con la produzione artificiale del cibo e di ogni altra forma di vita.

Noi non siamo d’accordo. Possiamo dirlo a buon diritto, perché abbiamo sulle spalle trent’anni di lavoro sui temi e le politiche della biodiversità agricola a livello globale e nazionale. Insieme a organizzazioni contadine e attiviste/i abbiamo contribuito alla creazione di quadri normativi che proteggessero l’agroecologia dalla minaccia degli OGM e in generale dell’ingegneria genetica. Per questo saremo in piazza con i movimenti di base anche questa volta, convinte/i di stare dalla parte giusta della storia. Ci aspettiamo che ci sarete anche voi.