Contro i cartelli dei semi e degli ogm, Let’s Liberate Diversity!

Gli OGM, i brevetti e le restrizioni giuridiche sull’utilizzo dei semi contadini hanno reso le nostre sementi una materia controversa – questione che sarà affrontata al VII Forum Internazionale della Biodiversità Agricola Let’s Liberate Diversity a Strathpeffer, presso Inverness, dal 9 all’11 marzo 2012.

L’incontro di quest’anno, riunendo organizzazioni chiave quali la Scottish Crofting Federation, Garden Organic, UK Food Group, Practical Action ed i partners europei (Centro Internazionale Crocevia, BEDE, Protect the Future, Acra, Red de Semillas, Rete Semi Rurali, Resau Semence Paysanne) e africani (Remadel, Kdes, Association Sénégalaise des Producteurs de Semences Paysannes),  vuole mettere in evidenza il contributo dei piccoli produttori agricoli scozzesi nella conservazione di importanti colture locali, varietà di ortaggi nonché di razze locali di bestiame. Il forum si intitola infatti Celebrare i semi e le specie dei piccoli produttori agricoli.

L’evento si svolge mentre è in arrivo la riforma della legislazione europea sui semi da lungo tempo attesa.

La legislazione UE reprime la libera circolazione dei semi contadini ed è percepita da molti come una minaccia per la conservazione della biodiversità agricola. L’accresciuta privatizzazione del processo di selezione e, in particolare, i brevetti sui geni e sui complessi di geni, limitano l’accesso dei piccoli agricoltori e dei giardinieri, minacciando la diversità dei semi e delle specie. Gli OGM e le sementi ibride stanno gradualmente rimpiazzando le sementi contadine in numerose parti del mondo, rendendo gli agricoltori dipendenti dalle sementi commerciali che necessitano maggiori quantità di concimi e pesticidi. La conseguenza è che oggi molti agricoltori devono affrontare un indebitamento crescente che spesso li porta alla bancarotta e all’abbandono dei terreni. Oltre alle ricadute socio-economiche, gli OGM mettono gravemente a rischio l’ambiente naturale, nel momento in cui le sementi contadine potrebbero fornire soluzioni ecologiche. Tutte queste questioni saranno prioritarie nell’ordine del giorno del Forum Let’s Liberate Diversity.

Dalla sua fondazione nel 2005, Let’s Liberate Diversity è stata un punto di riferimento nel contrastare le minacce che pesano sulla biodiversità dei semi. Organizzate dal Coordinamento europeo – un organismo che raccoglie le reti europee dei semi – queste reti mettono insieme diversi gruppi, dai selezionatori di cereali biologici per la panificazione, ai guardiani delle varietà tradizionali di ortaggi (heirloom), ai piccoli produttori e allevatori delle isole Ebridi.

Nei tre giorni del Forum, ci sarà una tavola rotonda internazionale, venerdì 9 marzo, con esperti che offrirano informazioni aggiornate sulle principali minacce alla biodiversità dei semi, seguita nella giornata successiva, sabato 10 marzo, da laboratori pratici e politici. Una seconda tavola rotonda, sabato 10 marzo, metterà l’accento sulle campagne per la riforma della legislazione europea sulle sementi e contro gli OGM ed i diritti di proprietà intellettuale come i brevetti.

Sabato 10 marzo si celebrerà la cultura dei piccoli produttori scozzesi con le loro testimonianze, canti, danze, un ceilidh e una fiera. Nello Strathpeffer Pavillon e nella Village Hall si potranno incontrare selezionatori e conservatori di semi locali e allevatori di specie animali rare con cui scambiare semi ed informazioni.

Un programma più dettagliato e i moduli per l’iscrizione sono disponibili sul sito del Forum:
www.liberate-diversity-scotland2012.org/index.html

[traduzione del Media Release di LLD: Kyle of Lochalsh, 22 febbraio 2012]