OGM invisibile, un’imprevedibile santa alleanza tra PD e Lega

Comunicato stampa di Associazione Rurale Italiana ARI e Centro Internazionale Crocevia

Roma, 13 maggio 2020

In Parlamento Europeo maggioranza e opposizione insieme per portare alimenti geneticamente manipolati sulle nostre tavole.

Lunedì scorso, 11 maggio 2020, si è tenuta una riunione straordinaria del Comitato AGRI (COMAGRI) del Parlamento Europeo per uno scambio di opinioni circa lo stato del settore agricolo a due mesi dalla diffusione globale del Covid-19. Presente alla riunione la Commissaria Stella Kyriakides, responsabile per la Salute e la Sicurezza alimentare dell’UE. La Commissaria Kyriakides, durante la sua esposizione, ha presentato elementi sull’impatto del COVID-19 sull’agricoltura europea e ha trattato aspetti riguardanti la strategia “Dal campo al piatto” (Farm to Fork -F2F), strategia parte dell’European Commission Green Deal.

In questo frangente l’On. Paolo de Castro (PD) ha sostenuto che “L’F2F deve offrire alternative, non danneggiare i produttori. Le soluzioni devono essere basate sulla scienza e sulla biotecnologia sostenibile”A rafforzare la sua posizione è intervenuta inoltre l’eurodeputata italiana Mara Bizzotto (ID/Lega) che ha di seguito sostenuto “Abbiamo bisogno di tecnologie sostenibili, abbiamo bisogno di modificare il genoma per salvare l’agricoltura, altrimenti morirà“.

Denunciamo queste dichiarazioni rese dai nostri rappresentanti in sede europea in quanto fuorvianti, in nessun caso infatti le colture geneticamente modificate possono essere considerate “sostenibili”. Ad esempio, selezionare le piante per rafforzarne la resistenza ad un certo agente patogeno, anche attraverso le “nuove tecniche genomiche” e coltivare poi in un ambiente industriale e non adattivo tali varietà per avere a una riduzione dell’uso di pesticidi, causerà rapidamente la mutazione di questi agenti patogeni che si vogliono combattere, aumentandone la pericolosità e la resistenza ai pesticidi con la conseguenza che, come già è successo per le piante ottenute con i “vecchi OGM”, sarà necessario utilizzare pesticidi ancora più pericolosi. Sappiamo queste soluzioni non possono essere sostenibili, l’obsolescenza delle biotecnologie è programmata fin dalla loro concezione.

E’ sconcertante e dannoso che deputati italiani difendano apertamente la violazione della decisione della Corte di Giustizia europea che nel 2018 ha stabilito che i prodotti delle “nuove tecniche genomiche” sono “OGM” e debbano quindi sottostare alla legislazione specifica europea.  Tali dichiarazioni contraddicono  la legislazione nazionale che,  grazie al Dlgs 212/2001, consente di identificare la produzione agricola nazionale come “GMO free”, vantaggio commerciale fondamentale per i prodotti “made in Italy”.

Inoltre, in un momento storico in cui il sistema globale sta manifestando la sua estrema vulnerabilità a pandemie, zoonosi e emergenza di resistenze, ogni manipolazione del materiale genetico dovrebbe essere controllata, regolata e studiata in maniera approfondita e con lo stretto rispetto del principio di precauzione.

Questa posizione congiunta tra “forze di governo” e “opposizione” sarà forse conseguenza del cambiamento all’interno della composizione dell’azionariato della SIS (Società Italiana Sementi)[1] il cui presidente,  Mauro Tonello, è esponente di primo piano della Coldiretti?

I nuovi assi di sostegno alle biotecnologie stanno erodendo spazi di autonomia contadina e sovranità alimentare in maniera del tutto opaca e senza il debito coinvolgimento di produttori, consumatori e società civile. Ari -Associazione Rurale Italiana e il Centro Internazionale Crocevia ribadiscono ancora una volta la necessità di coordinare un’azione politica ampia e decisa per bloccare la deregolamentazione degli OGM a livello nazionale ed europeo .


[1] SIS Società Italiana Sementi – B.F. S.p.A. è una holding di partecipazioni, quotata alla borsa di Milano e che vede tra i suoi azionisti investitori istituzionali, istituti di credito ed imprenditori privati. La società è attiva, attraverso le sue controllate, in tutti i comparti della filiera agroindustriale italiana: dalla selezione, lavorazione e commercializzazione delle sementi (attraverso S.I.S. Società Italiana Sementi S.p.A.). BF ha un azionariato assai vario che comprende Cassa depositi e prestiti, la Fondazione Cariplo, importanti famiglie industriali italiane quali Gavio, Carlo De Benedetti, Sergio Dompé, l’Inalca dei Cremonini, Bios Line (erbe officinali), Il produttore d’olio Farchioni, Federico Vecchioni, amministratore delegato di Bf Spa e di Sis, Mauro Tonello presidente di Sis e Cai (Coldiretti) e Mario Conti, direttore generale Sis. https://www.bfspa.it/gruppo/societ%C3%A0/sis


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