Germinale agricoltura comunitaria in Valle Stura di Demonte
In questi primi mesi dell’anno un piccolo gruppo di persone ha iniziato a coltivare insieme alcuni terreni pubblici a Demonte. Terreni concessi in comodato d’uso dall’Amministrazione comunale all’Associazione di volontariato “Insieme diamoci una mano” che da molti anni opera in valle. Per quale obiettivo? L’Associazione, che lavora su temi sociali e legati alla salute nell’ambito della valle, ha voluto promuovere un percorso agricolo che possa integrarsi con queste esperienze già in atto.
Per questo abbiamo avviato una esperienza di agricoltura comunitaria, ispirandoci ai variegati modelli di CSA (agricolture sostenute dalla comunità) che si stanno diffondendo in Europa e non solo. Facciamo così riferimento a modelli di produzione agricola di piccola scala, fortemente integrati nel sistema locale , fondati sulla comunità di persone e sulle risorse naturali del proprio territorio, allo scopo di produrre ricadute positive riguardanti la salute , l’economia, la vita sociale, l’identità della comunità. A chi ci rivolgiamo? A chi vuol coltivare il proprio cibo e non ha terra, a chi vuol provare a farne un lavoro, a giovani e studenti, ad agricoltori che vogliano mettersi in rete, a chi vive difficoltà sociali e di integrazione. Per coinvolgere anche persone interessate a partecipare ad una rete di produzione/acquisto locale, per chi ha terreni incolti da mettere a disposizione, per chi semplicemente vuole dare una mano. Poichè è attraverso un lavoro giusto, agricolo e non solo, che la persona può acquisire dignità di sè e sentirsi parte della comunità. E nello stesso tempo siamo convinti che solo un’ agricoltura sostenibile difenda e valorizzi il territorio e sia apportatrice di salute e alimenti sani per la popolazione.
Dopo l’acquisizione dei primi terreni in comodato d’uso in località Fedio di Demonte (circa due ettari, dei quali la metà destinabili a colture), in febbraio abbiamo presentato pubblicamente l’iniziativa in valle. Lo scorso aprile, dopo l’aratura già svolta in autunno, abbiamo iniziato la coltivazione di una parte dei terreni ad orto, patate, piante aromatiche e mais. In questo avvio vi lavoriamo, a vario titolo e disponibilità, cinque persone residenti in valle insieme ad alcuni giovani “richiedenti asilo” provenienti da Paesi africani.
Abbiamo avviato un lavoro di relazioni con altre persone per la costituzione di un gruppo d’acquisto solidale e per organizzare un campo estivo per giovani interessati al ritorno alla terra.
Il nostro orizzonte prevede quindi l’acquisizione in gestione di altri terreni agricoli, con recupero di incolti o coltivi messi a disposizione da Comuni o soggetti privati e di locali ad uso agricolo; e la contestuale ricerca di spazi abitativi, anche temporanei, per permettere l’inserimento di persone da fuori valle.
Si tratta quindi di azioni sociali fondate su coinvolgimento diretto delle persone interessate al lavoro agricolo ed alla produzione e/o al consumo dei prodotti agricoli, per mezzo di forme collettive di acquisto. Strettamente connesse a pratiche agricole sostenibili quali l’agricoltura biologica, le sementi contadine, il riutilizzo di terreni incolti. Stiamo costruendo il percorso un pezzo alla volta, in funzione anche delle esperienze e competenze delle persone che via via si coinvolgono, per condividere un orizzonte comune di sviluppo solidaristico in territorio montano.