Argentina: dopo gli assassinii qualcosa si muove

Dopo l’assassinio di Cristian Ferreyra, militante del MOCASE, per mano di uomini armati di una società che cerca di strappare i terreni ai contadini per le monocolture di soia, in Argentina qualcosa si muove.

Il 23 dicembre il Senato ha approvato quasi all’unanimità una legge che limita a 1.000 ettari il possedimento di terra per un individuo o un’impresa stranieri. Inoltre, la quota di terre agricole di proprietà straniera non dovrà superare complessivamente il 15%. Secondo la Federación Agraria Argentina il 7% delle terre produttive del paese sono già in mano straniera.

Come commenta l’economista Raùl Dellatorre: “Il progetto di legge mira a modificare la concezione della terra da bene liberamente negoziabile sul mercato e di uso illimitato per il suo proprietario a bene di interesse sociale, in quanto associato alla sovranità e alla sicurezza alimentare. E’ una dichiarazione di principio, di cui il limite posto al possedimento di terre è solo una prima approssimazione.”


Fonti e Approfondimenti:

Il commento di Raùl Dellatorre su Pàgina12

La notizia sul Wall Street Journal

Il sito del MOCASE