Buone pratiche in agricoltura sostenibile e sovranità alimentare: sviluppo di un approccio inclusivo nella lotta contro la povertà

(EuropeAid/127765/C/Act/Multi)

La valorizzazione della biodiversità e dell’uso sostenibile delle risorse naturali è una questione centrale per il futuro delle sementi contadine. Sia in Europa che nel Sud, un numero consistente di esperienze in agricoltura familiare e di piccola scala contribuiscono alla preservazione della biodiversità coltivata. Basate su di una prospettiva di sovranità alimentare, queste esperienze sono caratterizzate dalla gestione sostenibile delle risorse naturali, conservazione e scambio delle sementi, valorizzazione delle conoscenze contadine e filiera corta , così da garantire un efficienza sociale ed economica nel quadro di uno sviluppo rurale sostenibile e partecipato.
Il progetto, quindi, ha l’obiettivo di mobilitare una rete operativa multistakeholder per un’appropriata implementazione in Europa e in Africa del Trattato Internazionale sulle Risorse Genetiche per l’Alimentazione e l’Agricoltura (ITPGRFA), attraverso la promozione di modelli agricoli di piccola scala e agro-ecologici.

Problemi da risolvere

Oggi, sia in Europa che nel Sud, l’agricoltura sta affrontando una nuova crisi globale che coinvolge le sue relazioni con la società e con la natura ed il ruolo degli agricoltori nella catena alimentare. Le esternalità della produzione agro-alimentare sono sempre più evidenti, partendo dall’inquinamento dei pesticidi fino alla nuova agenda sul cambiamento climatico. Due lati differenti dello stesso problema riguardano la società: la qualità del cibo (nel Nord) e la sicurezza alimentare (nel Sud). I contadini stanno vivendo una riduzione della loro autonomia poiché aumenta la loro dipendenza dal sistema agroalimentare.
Mentre le proposte maggioritarie della modernizzazione in agricoltura prevedono una maggiore industrializzazione del settore per affrontare questa transizione, esempi dal campo dimostrano che un modo alternativo di fare agricoltura (cioè di tipo organico, a basso input, agro-ecologico) è più adatto a superare la crisi e garantire la sicurezza alimentare e la sovranità alimentare.

Mobilitare una rete operativa tra diversi attori per una corretta implementazione dell’ITPGRFA, attraverso la promozione di modelli di agricoltura ecologica e familiare sia nelle strategie alimentari dell’UE che nelle politiche di cooperazione in Africa.

Risultati da raggiungere

  1. La diffusione e la capitalizzazione delle buone pratiche riguardanti l’agricoltura famigliare nei paesi africani ed europei coinvolti;
  2. Verrà creata una rete pilota per la cooperazione decentrata, che ponga attenzione all’educazione e ai temi dell’agro-biodiversità, coinvolgendo le organizzazioni di piccoli agricoltori, Ong e organizzazioni della società civile, università, Autorità Locali e attori privati provenienti dai paesi europei ed africani coinvolti;
  3. La costruzione di una campagna informativa rivolta ai cittadini europei circa il trattato ITPGRFA affinché si impegnino a sostegno dei contadini africani e siano coinvolti nell’ambito di programmi di cooperazione internazionale;
  4. Favorire la coerenza delle politiche UE riguardanti agricoltura, commercio, educazione e cooperazione allo sviluppo con quanto previsto dall’art. 6 del trattato circa l’uso sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura e diritti dei contadini.

Beneficiari

  • reti di organizzazioni di agricoltori e suoi membri nei 5 paesi europei e nei 2 paesi africani coinvolti;
  • studenti e giovani leader dai 5 paesi europei;
  • piattaforme e reti di organizzazioni delle società civili e Ong che trattano con il diritto al cibo, la sicurezza alimentare e lo sviluppo agricolo a livello nazionale ed europeo;
  • media locali e nazionali (TV, radio, stampa, web) per la diffusione verso i cittadini europei;
  • istituzioni a livello locale, nazionale e europeo

Roma 21 maggio 2011- VIII Festival delle Terre – Dopo Bali. Chi blocca, chi vince. Trattato Internazionale sulle Risorse genetiche per l’agricoltura e l’alimentazione

Con Antonio Onorati (Centro Internazionale Crocevia), Abdelhamid Zammouri (presidente ADD Médenine e del Comitato di Coordinameto di Remadel), Guy Kastler (La Via Campesina), Livia Ortolani (Aiab), Shakeel Bhatti (Segretariato FAO – Trattato Internazionale sulle Risorse genetiche per l’agricoltura e l’alimentazione)

Localizzazione:
Italia, Francia, Scozia, Romania, Ungheria, Senegal e Tunisia

Durata:

36 mesi

Valore complessivo:

1.332.771 €
Finanziatore principale:

Capofila: Acra
Partner:

Centro Internazionale Crocevia – CIC
Biodiversity Exchange and Diffusion of Experiences (BEDE)
Scottish Crofting Foundation
Clubul Ecologic Transilvania
Protect the Future (Vedegylet)
Association pour le Developpement Durable Médenine – ADD
Kalounayes pour le Développement Economique et Social – KDES

Altri enti coinvolti:

Rete Semi Rurali Italia
Rete Semi Rurali Francia
REMADEL- rete Maghrebina per lo sviluppo
Bioversity International
International Planning Committee for Food Sovereignty (IPC)
Fondazione Bioparco di Roma
Università di Pisa
Università degli studi di Milano- Dipartimento di Produzione Vegetale – Facoltà di Agraria
Secretary of the International Treaty on Plant Genetic Resourches for Food And Agriculture (ITPGRFA)