“…The Greek diet combines two seemingly contradictory elements: indulgence and health. It is a diet of inclusion, not abstinence. It is a diet that embraces the joy of life.”
Ci fanno sapere EUROSTAT e le fonti della Commissione Europea che in Grecia l’agricoltura occupa ancora – per fortuna – 633.000 addetti, cioè il 12,9% degli occupati totali. Ci ricordano che le aziende con una taglia inferiore ai 2 ettari sono il 51,6% del totale (nel 2010) e che il numero totale delle aziende agricole e’ di 723.000 sparse su 108 milioni di km quadrati di aree rurali, montuose in gran parte.
Alla stessa data (2010) in Germania c’erano 299.140 aziende, con una SAU media di 55,8 ettari, sparse in un’area rurale di in 137 milioni di km quadrati in cui lavorano 704.000 persone. Inutile dire che le “aziende agricole” tedesche, quelle di più grande dimensione, somigliano di più a fabbriche rurali che ad aziende agricole vere e quindi questi dati andrebbero discussi (quanto sono estese le terre di pianura?). Ma non e’questo il punto.
Nel 2013 la Grecia ha incassato 2,282 miliardi di euro di pagamenti diretti PAC (aiuti diretti al reddito), la Germania ha riscosso dalla UE 5,253 miliardi di euro, cioè il doppio della Grecia, pur avendo meno della metà delle aziende. Le 570 aziende tedesche che ricevono più di 500.000 € di pagamenti annuali, incassano oltre 400 milioni di euro, pari al 7,8% di tutti i contributi PAC al paese, con una media per azienda di 715.000€ circa.
In Grecia nessuna aziende agricola riscuote più di 500.00€, le aziende che riscuotono il massimo sono comprese tra quelle che ricevono tra 150.000€ e 200.000€ per una cifra totale di 513.000 €, cioè sono meno 3 aziende che prendo una media di 173.000€! Il 66% dei soldi va ad aziende che riscuoto tra 2.000 e 20.000€, a cui si aggiunge un altro 14% di aziende che ricevono un sostegno compreso tra 500 e 2.000€. In questo caso il pagamento della UE si configura come l’effettivo sostegno al reddito per contadini di piccola e piccolissima dimensione cioè quelli che ora stanno sfamando – concretamente – i greci poiché da tempo non ci sono soldi per importare alimenti. Sono loro che sostengono “ … a diet that embraces the joy of life..”.
Quindi, riassumendo, la UE sta finanziando abbondantemente – ed in modo ingiusto (il 51% circa delle aziende agricole tedesche riceve solo il 13% circa dei pagamenti della PAC) – gli agricoltori tedeschi, mentre chiede al governo greco di spremere ancora un po’ i contadini per vedere se con IVA aumentata o il taglio alle pensioni si riesce a buttarli fuori dalle campagne, per mettere in vendita il panorama e minacciando di fatto il diritto al cibo del popolo greco.
Si, nel padiglione della Germania, “Fields of Ideas”, non c’è traccia di tutto questo.