Dal 10 al 13 maggio il Centro Internazionale Crocevia lancia una nuova edizione del Festival delle Terre, la rassegna del documentario indipendente sui temi dell’agricoltura contadina, dei lotte sociali, dei diritti e delle migrazioni.
Il programma completo del Festival è consultabile al link https://www.festivaldelleterre.it/programma-festival-delle-terre-2023/
Presso le due sale dell’Archivio-Mediateca delle Terre di Crocevia, nella Casa del Parco delle Energie di via Prenestina 175, sarà possibile assistere (l’ingresso è libero) alla proiezione di 17 documentari in 4 giornate tematiche: “terre resistenti”, “popoli nativi”, “questione di genere” e “sovranità alimentare”. Completano il programma 5 incontri tra presentazioni di libri, dibattiti e riunioni aperte di attivisti.
I lavori presentati al Festival arrivano da tutto il mondo – spiega Danilo Licciardello, direttore artistico e socio di Crocevia – Curiamo una versione sottotitolata in italiano, a disposizione degli autori, per permettere al film di raggiungere un pubblico sempre più vasto e per non alterare le testimonianze portate sullo schermo. Diamo spazio alle opere delle piccole produzioni indipendenti, che faticano a trovare posto in un circuito commerciale che non sempre premia la qualità. Promuoviamo incontri con gli autori dei film, che spesso partecipano in prima persona alle giornate del Festival”.
Anteprime italiane e documentari premiati
L’edizione 2023 vede, tra i titoli più interessanti, due anteprime italiane : “Seeds: Black Women in Power” (2020, Brasile, 105 min), in programmazione il 10 maggio alle 20. Il documentario, realizzato dalle registe Éthel Oliveira e Júlia Mariano, racconta il ruolo della lotta femminista nel drammatico contesto in cui si sono svolte le elezioni 2018 in Brasile, con l’ascesa di Jair Bolsonaro e l’assassinio di Marielle Franco.
Dagli Stati Uniti arriva invece la seconda anteprima del Festival, un documentario intitolato “Rock Steady Farm”, (2023, USA, 23 min) dal nome dell’omonima cooperativa agricola fondata nel 2015 e gestita da un collettivo queer nello stato di New York, che si pone come obiettivi la giustizia sociale, l’accesso al cibo di qualità per tutti e la formazione di nuovi agricoltori.
Completano il quadro numerose produzioni di alta qualità, come “Vento na Fronteira” (2022, Brasile, 75’). Proiettato a Roma al RIFF festival, dove ha ricevuto una menzione speciale, e premiato al Festival Terra di Tutti, il documentario è girato da Laura Faerman e Marina Weis sul confine tra Brasile e Paraguay, nel territorio indigeno conteso tra indigeni Guarani-Kaiowá e agricoltori industriali. Restituisce uno spaccato inquietante del connubio tra razzismo, estrattivismo e violazioni dei diritti umani che ha caratterizzato il Brasile negli ultimi anni.
Capace di collezionare una trentina di premi in soli due anni, “Writing with fire” (2021, India, 92 min) è un altro documentario di particolare interesse proposto dal Festival delle Terre 2023. I registi Sushmit Ghosh e Rintu Thomas narrano la vicenda delle giornaliste che gestiscono la testata Khabar Lahariya nel passaggio al digitale dopo 14 anni di carta stampata. Curiosità: è stato il primo documentario indiano a ricevere la nomina per un Academy Award.
Consigliata infine la visione di “Too Much Democracy”(2022, India, 90 min), straordinario racconto di Varrun Sukhraj dei 16 mesi di protesta continuativa dei contadini indiani tra 2020 e 2021: una mobilitazione nata per contestare il tentativo del governo di Narendra Modi di liberalizzare i prezzi agricoli e trasformatasi in quello che è stato definito “il più grande sciopero nella storia dell’umanità”.
L’elenco dei documentari con descrizione è consultabile al link
https://www.festivaldelleterre.it/archivio-film-e-documentari/2023/
Gli incontri
Accanto alle proiezioni, il programma del festival prevede anche 5 incontri tematici. Il 10 maggio, giornata di apertura, è prevista una tavola rotonda alle 17 dal titolo: “Migrazioni al femminile: una storia (volutamente taciuta)”. Interverranno Laura Schettini, docente di “Storia delle Donne e di Genere” all’Università di Padova e Francesca de Masi, della Cooperativa Befree. L’11 maggio, invece, ancora alle 18:30, si terrà il dibattito “La sovranità alimentare nell’era del cibo merce”, che ruoterà attorno alla presentazione dell’ultimo libro di Mauro Conti, ricercatore ed ex presidente di Crocevia, intitolato “Movimenti agrari transnazionali e governance globale” e appena pubblicato per Rosenberg & Sellier. Il 12 maggio, alle 19, sarà la volta dell’incontro “Puglia: le lotte per la terra tra agricoltura industriale e crisi climatica”, in cui si confronteranno le esperienze della Casa delle Agriculture e della Comune libertaria di Urupia, con Carlotta Gasperini, Camilla Petruzzella e Tiziana Colluto. In collegamento da remoto Alessandra Coppola, autrice del film “La restanza”, che verrà proiettato in serata.
L’ultimo incontro, dal titolo “Le lotte dei movimenti per la giustizia climatica” è previsto il 13 maggio (giornata conclusiva del Festival delle Terre) alle 17:30 e vedrà un confronto tra collettivi studenteschi come Cambiare Rotta, movimenti giovanili come Fridays For Future, Extinction Rebellion, Ultima Generazione e comitati territoriali come il Forum Parco delle Energie. In parallelo si svolgerà il dibattito “La Palestina oggi. Storie di resistenza e repressione”,con Romana Rubeo di “The Palestine Chronicle” ed Eliana Riva, giornalista di “Pagine Esteri” e collaboratrice di Rai Storia.