Nino Quaranta nasce a Laureana di Borrello, paese assolato tra gli ulivi della Piana di Gioia Tauro, una domenica di febbraio del 1960 e qui, a stretto contatto con la natura, ha vissuto fino alla conclusione degli studi liceali. Nino si iscrive alla Facoltà di Lettere Moderne all’Università Statale di Milano e, da studente lavoratore, alternando lavoro, studio e spettacoli musicali e teatrali, ha vissuto in quella città per molti anni. Nel 1995 ha realizzato un album musicale comprendente 12 brani di sua composizione dal titolo “Poesia è Amore”; successivamente, lavora alla creazione del CD audio “MEMORIA” che vede la luce a luglio del 2008. “MEMORIA” è un omaggio a Pasquale Creazzo, un grande poeta dialettale della nostra Terra che, animato da passione politica e senso civico, dipinge la società della prima metà del novecento nella Piana di Gioia Tauro nei suoi tratti più essenziali: l’estrema povertà e l’ignoranza di gran parte del popolo, costretto a vivere in uno stato di semi schiavitù, l’arroganza dei pochi signorotti proprietari terrieri e una straordinaria descrizione bucolica e paesaggistica che induce alla nostalgia. Il tutto accompagnato dalla musicalità del dialetto che, essendo la vera lingua madre, riesce a rendere pubblica la denuncia per le ingiustizie e le umiliazioni patite dai più. Da qui, la scelta di mettere in musica le poesie di Pasquale Creazzo: un modo per far giungere, attraverso questa forma d’arte, il messaggio poetico ad un pubblico più vasto e variegato.
“Ed ora eccomi di nuovo qua, nel verde anfiteatro naturale della Piana, da più di dieci anni, con una laurea in Lettere Moderne, a coltivare la terra e le passioni di sempre: la poesia, il teatro e, soprattutto il canto. Infatti, alla tranquilla, anche se faticosa, vita bucolica cerco sempre di associare qualcosa che possa rigenerare il mio essere: le tanto amate passioni prendono forma! e diventano spettacoli musicali, rappresentazioni, opere di pubblico dominio”
Tuttavia, l’attività prevalente è quella che svolge all’interno dell’Associazione SOS Rosarno e della Cooperativa “Mani e Terra” SCS ONLUS, non solo come rappresentante legale ma, soprattutto, come lavoratore, come contadino. Le due realtà che operano nella Piana di Gioia Tauro hanno l’ambizione di perseguire il cambiamento Culturale partendo proprio da quella che Nino ama definire “la contadinanza necessaria” cioè il rapporto sano e sostenibile con la Madre Terra e gli abitanti che la popolano. In questo percorso nel quale fortunatamente sono in buona compagnia, si vuole sviluppare il lavoro etico e il rapporto socio culturale con altri esseri umani che vivono condizioni più disagiate. Le due organizzazioni hanno, infatti, la peculiarità di essere costituite sia da autoctoni che da migranti sub sahariani. Come spesso amano ripetere: “abbiamo cercato di mettere insieme deboli con deboli ossia piccoli produttori contadini, martoriati dall’imposizione dei prezzi da parte della GDO (grande distribuzione organizzata) e migranti, all’insegna dell’Etica e dello sviluppo dell’agricoltura biologica. Sappiamo di rappresentare solo una piccola goccia nel mare dell’indifferenza e del profitto che ci sovrasta ma, crediamo fermamente che valga la pena agire in questa direzione. E, buon Domani a tutt*!”
Nino racconta ora di SOS Rosarno:
L’Associazione SOS Rosarno nasce nel 2010, all’indomani della cosiddetta rivolta. Alcune persone già s’impegnavano, in ordine sparso, nell’aiuto ai migranti, soprattutto, fornendo loro cose di prima necessità. Ma, diciamo che la “follia generalizzata” di quei giorni ci ha fatto riflettere più approfonditamente sulla necessità di creare un gruppo che operasse in modo più sistematico contro il degrado che, nella Piana, non conosce limiti. Ed ecco allora, quelle stesse persone che agivano in ordine sparso, mettere insieme un’organizzazione composta da autoctoni e migranti per intraprendere una via che ha come obbiettivo la valorizzazione del lavoro Etico assieme alla divulgazione della cultura dell’agricoltura biologica e sostenibile. I deboli sono insieme ad altri deboli: piccoli produttori e braccianti, artigiani e artisti danno vita a questo gruppo colorato, fondato su pochi principi basilari quali il giusto salario, il giusto prezzo per i consumatori , il rispetto per la Madre Terra e chi la popola… I primi a dar sostegno a questo progetto sono i G.A.S. (gruppi d’acquisto solidale) e le Botteghe Solidali che, apprezzando il cosiddetto prezzo trasparente dei prodotti commercializzati, cioè la scomposizione del prezzo per ciascuna delle sue funzioni (raccolta, lavorazione, trasporto, netto al produttore, ecc.) hanno cominciato ad acquistare i prodotti Etici e biologici dalla Piana di Gioia Tauro tramite, appunto, l’associazione SOS Rosarno; non solo, ma la cosa importante che ha fatto sì che il progetto fosse sostenibile anche economicamente è stata la conoscenza diretta da parte di molti di questi gruppi della nostra realtà, l’apprezzamento per il nostro lavoro e la condivisione netta di un’idea politica fondata essenzialmente sulla giustizia sociale, sulla solidarietà e la vicinanza a tutti coloro che lottano per difendere le proprie vite e i propri territori. Assieme alla raccolta e alla commercializzazione di prodotti etici e biologici si sono messi in atto negli ultimi tre anni altre esperienze lavorative, come la costituzione dei cosiddetti orti collettivi: lavorazione di colture orticole estive (pomodori, melanzane, peperoncini piccanti, ecc). Coi nostri compagni migranti abbiamo voluto condividere, sotto il sole estivo, non solo le nostre differenti culture e colture, ma anche il duro lavoro contadino che mette sempre in primo piano autosussistenza e dignità.
Da questi presupposti e dall’interno dell’associazione nasce, il 25 novembre del 2015, la Cooperativa “Mani e Terra” SCS ONLUS. Questa intende partire proprio dalla sua denominazione, il lavoro e la terra, per un’agricoltura che metta al centro le persone e l’ambiente. C’è bisogno di rivalutare non solo la figura del contadino, colui che da sempre procura la prima fonte di sostentamento che è il cibo, ma è necessario consentire a più persone di poter condurre una vita dignitosa al di fuori dei parametri di profitto e sfruttamento imposti dall’attuale sistema politico-economico dominante.
Eccoci di nuovo insieme quindi, una quindicina di persone: disoccupati, migranti, nullatenenti; nella stessa organizzazione sociale, nello stesso consiglio d’amministrazione, all’insegna del mutualismo, della cooperazione. Da qualche parte si deve pur iniziare! Coltiviamo la terra! In modo giusto, rispettoso. Ora abbiamo preso cinque ettari di terreno in affitto; continueremo con gli orti estivi…poi potremmo seminare cereali, la terra è abbondante! E poi…cerchiamo di coinvolgere molti più produttori, consumatori, cittadini a lavorare per una visione ALTRA dell’economia, della politica, della CULTURA! Non si può vivere solo per morire.
Nino Quaranta, SOS Rosarno
Contatti: ninoquaranta@gmail.com tel.: 3291057495