Le manovre della politica sulle biotecnologie: l’Italia verso i nuovi OGM?

Da circa 30 anni gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) sono entrati nella produzione globale di alimenti grazie allo sviluppo di coltivazioni in pochi paesi; nonostante soprattutto in Italia, il fronte di resistenza all’introduzione delle colture geneticamente modificate resti  forte, negli ultimi anni si è assistito ad un cambio di rotta istituzionale notevolmente a favore delle c.d. New Breeding Techniques (NBTs), le nuove tecniche di modifica genetica, come la cisgenesi o il genome editing.

Le NBTs, definite nuovi OGM, non presentano nessun vantaggio o minor rischio rispetto agli OGM “classici”, come anche ha sentenziato nel luglio 2018 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Eppure oggi, mentre l’Europa dovrebbe discutere di un futuro del pianeta indirizzato al rispetto dell’ambiente e dei diritti sociali, le NBTs sono riuscite ad entrare in Parlamento Europeo  attraverso la Strategia Farm to Fork dello European Green Deal, come auspicato anche da diversi nostri rappresentanti politici. Si è voluto quindi, attraverso questo documento, ripercorrere le tappe più importanti che hanno visto la resistenza dei movimenti contadini all’introduzione delle nuove tecniche di modifica genetica e parallelamente osservare il crescente supporto della politica italiana e delle associazioni di categoria verso un’agricoltura sempre più industrializzata a discapito dei contadini e dei produttori di alimenti di piccola scala che, come sempre, vogliamo ricordare essere la base portante dell’agricoltura e della produzione di cibo a livello globale.

Al link che segue è possibile consultare e scaricare il report integrale: “Le manovre della politica sulle biotecnologie: l’Italia verso i nuovi OGM?“.

Per informazioni: m.boselli@croceviaterra.it – info@croceviaterra.it

Per approfondimenti:

Autrice: Mariapaola Boselli

Editor: Antonio Onorati, Stefano Mori

Web Content Editor: Marco Galluzzi