Un uomo è un uomo. Una vita è una vita. Un omicidio è un omicidio.
27. Gli anni. Ma non era un universitario fuori corso, come molti suoi coetanei calabresi
laureandi in disoccupazione. Fuori sede, sì, ma all’accademia della sopravvivenza per lavoratori stranieri saltuariamente occupati e strutturalmente supersfruttati.
3. le volanti. 2 dei Carabinieri e una della polizia. = 6 agenti? Almeno… 2 per macchina,
si suppone. Se non di più. I testimoni riferiscono 7.
?. Il tempo trascorso tra l’arrivo degli agenti e la morte violenta per colpo d’arma da fuoco all’addome. Il comunicato dell’Arma segnala l’orario della rissa ma non quello del decesso e tantomeno quello dell’arrivo delle volanti.
400. Circa. Ancora. Gli ospiti presenti in tendopoli a stagione ampiamente conclusa.
Senza soldi senza cibo senza lavoro…
?. Il guadagno medio della stagione e la paga giornaliera media ricevuta da Sekine quest’anno per il lavoro negli agrumeti.
?. I profitti dei grossi magazzini che a Rosarno rastrellano a basso prezzo il prodotto e lo rivendono alla Grande Distribuzione.
?. Quanti marchi illustri del commercio alimentare devono lavare via negli stabilimenti il
sangue dei Sekine.
5. Gli omicidi di stato di africani dal 2008 ad oggi, per quanto sappiamo, riferendoci a
quanti deceduti di morte non naturale né per cosiddette “dinamiche interne”, ma per
superamento della soglia di sopportazione umana – il ragazzo che si è impiccato dietro
la famosa “fabbrica” – per negligenza programmata delle istituzioni – i due morti di
bicicletta lungo le provinciali senza lampioni percorse dai ghetti al luogo di lavoro – per
bassa soglia di resistenza ai rigori dell’accoglienza umanitaria – la persona trovata
morta di freddo nei pressi della tendopoli qualche anno fa – per ragioni di ordine
pubblico…SEKINE.
?. I feriti dal 2008 – anno della famosa rapina che causò il ferimento grave di due
braccianti da parte di criminali locali – al 2010 della rivolta, passando per le
aggressioni di quest’inverno e arrivando ad oggi – giorno di lutto e rabbia nella
tendopoli di San Ferdinando per la perdita di un fratello, ucciso dallo stato per
“incapacità” dello stato a garantire l’incolumità e assistenza chi dà segni di squilibrio
– o come scrivono i cc è “in evidente stato di alterazione psicofisica” e secondo le
nostre leggi va tutelato e curato, non soppresso.
?. Quanti di noi nati qui nelle stesse condizioni darebbero gravi segni di squilibrio e
dopo quanto tempo…
?. Se nella piana di Gioia Tauro, se in Italia, se nel cuore della civilissima Unione
Europea un lavoratore immigrato può sperare nella giustizia almeno da morto.