17 aprile giornata internazionale delle lotte contadine

Il 17 aprile si ricorda la giornata internazionale delle lotte contadine, giorno in cui nel 1996 in Brasile furono trucidati 19 contadini che lottavano per terra e giustizia.

Ogni anno si celebra questo giorno in tutto il mondo, a difesa dei contadini e delle contadine che lottano per i loro diritti, quest’anno la Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite, sotto la spinta dei movimenti contadini e delle organizzazioni dei lavoratori agricoli ha adottato la Dichiarazione dei diritti dei contadini e degli altri lavoratori delle zone rurali, riconoscendo al mondo contadino e ai suoi attori un ruolo fondamentale nella produzione del cibo. Il fatto che la votazione ha visto il voto contrario di Stati Uniti, Israele ed Australia e l’astensione dei paesi della UE incluso il Governo Giallo Verde italiano, lascia intendere quanto essa incida sugli interessi
delle grandi multinazionali dell’Agroindustria.

Contro gli interessi di queste lobbie la maggioranza è stata schiacciante (119 a favore 7 contrari, 49 astenuti).
Riconoscere questa dichiarazione vuol dire promuovere un processo di consapevolezza da parte delle nazioni e della opinione pubblica internazionale dell’importanza di preservare una produzione del cibo sano e sostenibile e rispettoso dei processi naturali e rispettosi della biodiversità.

Oltre ai piccoli produttori agricoli, nella dichiarazione sono stati inclusi i lavoratori rurali, tutti quegli uomini che pur non essendo proprietari della terra, sono parte importante nella raccolta manuale delle produzioni agricole.
Questa dichiarazione dell’ONU e’ stata naturalmente osteggiata da multinazionali agroindustriali e multinazionali produttrici di pesticidi, diserbanti, fertilizzanti utili allo sfruttamento intensivo della terra e ad una produzione “industriale” del cibo.

Sempre più cresce nella nostra società l’attenzione al nesso esistente tra produzione di cibo estremamente intensivo e aiutato da prodotti chimici invasivi, il così detto cibo spazzatura, e l’aumento di malattie e intolleranze dovute all’ingestione di detti cibi, fino all’aumento anche di tumori e malattie gravissime. Nello scontro tra produzione agroecologica del cibo e produzione di cibo spazzatura imposto con forza dalla GDO, (grande distribuzione organizzata) c’e’ tutto lo scontro tra profitto del grande capitale e rispetto dei diritti dei braccianti, dei piccoli produttori, i contadini, e il diritto di tutti gli altri lavoratori o meglio di tutti i cittadini consumatori ad un alimentazione sana e rispettosa dei diritti lavorativi
di tutti gli attori della produzione del cibo.

Il Coordinamento Agricolo dell’Unione Sindacale di Base interverrà nei prossimi giorni in due interessanti iniziative che hanno al centro il sistema agroalimentare, la produzione del cibo, lo sfruttamento dei braccianti e dei contadini. Qui le iniziative:

  • Martedi 16 aprile dalle ore 14:30 alle ore 18:30, si terrà presso il Centro Congressi Cavour (Via Cavour 50/A), Roma, il workshop “Agricoltura e lavoro migrante in Italia: quali azioni contro lo sfruttamento?”, organizzato dall’Istituto Universitario Europeo (EUI). Alle 16.45 si terrà il dibattito su: Strumenti di contrasto dello sfruttamento e di tutela dei diritti.

info al link: https://www.eui.eu/events/detail?eventid=163002

  • Mercoledi 17 ore 17.30, presso la Scuola contadina a Civitella D’Agliano, (VT) dibattito: “Contadini e braccianti agricoli: la difesa dei diritti una lotta senza tempo. Info al link: https://www.facebook.com/events/278871246347974/