L’agricoltura contadina è in movimento, è ora che il Paese si muova con noi!

COMUNICATO STAMPA – ARI, Associazione Rurale Italiana

18 febbraio 2020

I primi giorni di febbraio 2020 sono stati finora i più intensi per la nostra associazione. L’assemblea Nazionale annuale tenutasi l’otto e il nove febbraio a Valeggio sul Mincio (VR) è stata il momento culminante di una riflessione che ci porterà ad attuare nel 2020 importanti azioni per la promozione, la difesa e l’affermazione dell’agricoltura contadina agroecologica e solidale per la sovranità alimentare.

Sabato 8 insieme a persone singole e ai rappresentanti di associazioni di diversa natura abbiamo potuto approfondire i temi legati alla dichiarazione ONU dei diritti contadini e di lavoratori rurali. partendo dagli articoli che parlano della dignità del lavoro agricolo, l’accesso alla terra e all’accesso alle sementi.

L’evento è culminato poi con l’aggiornamento da parte di un membro del gruppo comunicazione della Campagna Popolare per l’agricoltura contadina, riguardante le tre proposte di legge in discussione in commissione agricoltura della Camera sulla legge quadro nazionale per il riconoscimento delle agricolture contadine.

L’importante partecipazione di contadine e contadine di ARI provenienti da quasi ogni parte d’Italia insieme a persone di altre estrazioni professionali culturali e politiche ha arricchito la discussione sui contenuti e sarà per noi fonte importante per l’elaborazione interna.

Questo incontro pubblico lo abbiamo dedicato al nostro socio Luca Abbà e a tutte le persone e movimenti che in Valle di Susa e nel resto del mondo lottano contro la distruzione dei terreni agricoli e alla militarizzazione dei territori rurali e urbani.

I giorni seguenti sono serviti a confrontarci internamente sulle priorità da perseguire nell’anno in corso e l’Assemblea ha indicato come temi fondamentali per il 2020:

  • Continuare insieme alle altre organizzazioni membre della campagna per l’agricoltura contadina. l’opera di informazione presso il grande pubblico, gli operatori del settore e di pressione verso la classe politica del nostro Paese sulla necessità ormai improrogabile di avere una legge che riconosca, favorisca e incentivi agricoltura contadina. Anche come argine, fra le altre cose, allo spopolamento delle aree interne, alla fragilizzazione delle stesse, alla continua erosione della nostra sovranità alimentare e per incentivare un ritorno vero e duraturo dei giovani in campagna.
  • Le proposte per una nuova PAC che sia inclusiva verso l’agricoltura contadina e smetta di essere un sistema per demolire sistematicamente la piccola agricoltura italiana ed Europea attraverso una profonda riforma del primo pilastro e una spiccata condizionalità sociale e ambientale garantisca accesso ad una alimentazione sana per tutti, redditi stabili e giusti per gli agricoltori, prezzi stabili e giusti per i consumatori, modelli di produzione ecologicamente sostenibili; favorisca la diminuzione delle emissioni di gas ad effetto serra (riscaldamento climatico), la riduzione dell’utilizzo di energie fossili, la fine della distruzione dei mercati interni per i produttori locali nei paesi del Sud del Mondo a causa del dumping economico.
  • L’altra sfida decisiva è quella contro i tentativi di far rientrare dalla finestra gli accordi commerciali del TTIP che avranno sull’agricoltura contadina italiana delle ripercussioni terribili con il conseguente impoverimento generalizzato della campagna e l’invasione di prodotti agricoli a bassa qualità provenienti dagli Stati Uniti d’America. Questo accordo commerciale, così come quelli con il Vietnam, il Mercosur e il Ceta devono essere combattuti nelle sedi parlamentari e deve essere fatta un’informazione capillare per spiegare a tutti i nostri concittadini che non abbiamo bisogno di questo tipo di accordi capestro e soprattutto non abbiamo bisogno di consumare prodotti provenienti da Paesi in cui gli standard di igiene, salute, diritti dei lavoratori e il principio di precauzione non vengono riconosciuti.

Proprio questa stessa discussione ha visto l’11 febbraio un momento fondamentale, con la nostra partecipazione alla conferenza stampa presso la Camera dei Deputati fatta per esortare la classe politica a non svendere l’Italia agricola e contadina sull’altare della guerra dei dazi.

L’agricoltura contadina è in movimento, è ora che il Paese si muova con noi!

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