Nessun consenso sull’immissione in commercio di due nuove varietà di mais OGM

La Task Force per un’Italia libera da OGM informa che non c’è ancora l’autorizzazione da parte degli Stati Membri all’immissione in commercio delle sementi di due nuove varietà di mais OGM. Di seguito la nota da parte della Task Force.


Facendo seguito alle nostre precedenti comunicazioni, si informa che nel corso del “Comitato permanente piante, animali, alimenti e mangimi” del 27 gennaio u.s., ancora una volta gli Stati membri non sono pervenuti al raggiungimento di una maggioranza qualificata pro o contro l’autorizzazione per l’immissione in commercio per la coltivazione delle sementi di due nuove varietà di mais OGM, sulla base delle seguenti proposte della Commissione:

  • Proposta di decisione di esecuzione della Commissione riguardante l’immissione in commercio per la coltivazione delle sementi di mais Bt11 (SYN-BTØ11-1).
  • Proposta di decisione di esecuzione della Commissione riguardante l’immissione in commercio per la coltivazione delle sementi di mais 1507 (DAS-Ø15Ø7-1).

Inoltre, gli Stati membri non sono pervenuti al raggiungimento di una maggioranza qualificata pro o contro per il rinnovo dell’autorizzazione della unica varietà di mais OGM coltivata nell’UE (il MON810), sulla base della seguente proposta della Commissione:

  • – Proposta di regolamento di esecuzione che rinnova l’autorizzazione per l’immissione in commercio per la coltivazione delle sementi di mais MON 810 (MON-ØØ81Ø-6).

La Commissione sperava di sbloccare il processo di autorizzazione delle tre proposte con l’entrata in vigore della Direttiva (UE) 2015/412 del Parlamento europeo e del Consiglio che ha introdotto la possibilità, per uno Stato membro, di vietare su tutto o parte del loro territorio la coltivazione di OGM.

Un nuovo voto è previsto nel Comitato d’appello che si riunirà in primavera e, in caso di assenza di parere, la decisione ritornerà nelle mani della Commissione europea per l’adozione delle tre proposte presentate.

 

Cordiali saluti.

Stefano Masini

Task Force per un’Italia libera da OGM